Alcune delle figure mitiche della guerra di Troia hanno navigato l'Adriatico

Ci sono studiosi che hanno ambientato tutte le tappe del viaggio di Ulisse in luoghi adriatici anziché tirrenici. Il fatto che Omero non abbia mai incluso riferimenti specifici parlando di luoghi, autorizzò fin dall'antichità ad ambientare il mito di Ulisse in vari luoghi del Mediterraneo: ogni popolazione rivierasca che veniva a conoscenza delle avventure di Ulisse le immaginava in luoghi che conosceva. L'ambientazione tirrenica divenne la più diffusa a partire dalla romanizzazione d'Italia.

Le pietre trovate dagli archeologi ci parlano di navi e combattimenti.

Anche il pavimento paleocristiano del Duomo di Pesaro ci parla di navi. 

Sotto il dominio bizantino nel VI e VII sec. una unità di caratteri portuali costruiti sulle foci dei fiumi ebbe anche un'unità amministrativa nella Pentapoli Marittima sotto l'esarcato di Ravenna (Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona).

Il maschio della rocca costanza ci testimonia di sistemi difensivi contro le navi saracene. Un dipinto (al Museo Civico) ex voto raffigura la messa in fuga del pirata Caracosa da parte di una galera veneziana.